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martedì 24 luglio 2012

Educazione dei figli.

l'età, i compiti, i brutti voti, le ripetizioni

Se avete figli a scuola, vi troverete spesso di fronte a molti grandi e piccoli problemi: devo mandare mio figlio a scuola prima dell'età legale? Lo devo o no aiutare nello svolgimento dei compiti a casa? Come devo comportarmi quando prende un brutto voto? Gli devo far dare ripetizioni? Benché non ci siano regole precise e valide in tutti i casi, cerchiamo di rispondere a queste domande in modo da suggerirvi un giusto comportamento, almeno in linea generale. 

E' bene mandare un bambino a scuola prima dell'età legale?

No. Infatti può darsi che vostro figlio vi sembri molto intelligente e precoce e invece non lo sia affatto: può darsi che lo sia veramente a sei anni, ma che a sette o a otto non lo sia più, e sia costretto quindi a segnare il passo o a far troppa fatica per tenersi alla pari con gli altri. "Pazienza- potrà dire qualcuno- se non riuscirà, ripeterà l'anno." Ma ripetere l'anno non è mai un'esperienza piacevole: oltre ad una certa umiliazione dell'amor proprio, si perdono gli amici, si cambia insegnante e metodo d'insegnamento. Insomma è meglio di no. Se siete veramente convinti di avere un bambino molto "avanti", potete piuttosto integrare l'insegnamento scolastico con altre discipline (musica, lingue, sport, raccolte e letture varie) che nella scuola non vengono particolarmente curate. 

Lo devo aiutare nei compiti a casa?

Secondo i casi. Se avete un bambino autosufficiente, puntiglioso, ordinato, che sa organizzarsi da solo, guardatevi bene dall'intervenire: levate un inno di ringraziamento e tenetevi caro questo gioiello. Se, invece, avete un bambino svagato, o pasticcione, o svogliato, potrete aiutarlo molto efficacemente in questo modo:
- fissate un orario preciso per i compiti, allettando il ragazzo con un programma attraente da attuarsi solo quando avrà finito;
- dategli un luogo tutto per lui, una piccola scrivania o un tavolino con almeno un cassetto in cui possa riporre le sue cose;
- non stategli addosso durante tutto il tempo in cui svolge i compiti, ma controllate il suo lavoro alla fine; se è proprio un tipo particolarmente svagato, ditegli di farvi vedere il lavoro svolto ogni mezz'ora;
- non state nella sua stessa stanza, perché la tentazione di risolvergli le difficoltà è fortissima: dev'essere lui a superarle, non voi. Altra tentazione fortissima è quella dello scapaccione accompagnato dal grido di: "ignorante, lazzarone, possibile che tu non capisca proprio niente?". Meglio tenere le opportune distanze.
Ma soprattutto badate di non essere spinta ad aiutarlo solo da desiderio di procurargli successi scolastici; riuscirete certo in questo proposito, ma sono successi che si pagano cari; il bambino non impara a studiare e voi diverrete schiava dei suoi compiti.
Il vostro dovrà essere, dunque, un aiuto indiretto, fatto di buona organizzazione, ordine, collaborazione: limitatevi a guidarlo e non cercate mai di "sostituirvi a lui o all'insegnante".

Come devo comportarmi quando prende un brutto voto?

Prima di pensare a un possibile castigo, è meglio fare un passo indietro e chiedersi: perché ha preso questo brutto voto? Ha studiato e non ha capito, oppure non ha studiato, oppure ha studiato male? Naturalmente, i rimedi sono diversi a seconda delle diverse cause. Un brutto voto preso occasionalmente non dovrebbe dar luogo a nessuna reazione particolare (può capitare a tutti), ma se poi si ripete con frequenza, la cosa migliore è studiare insieme le cause del disastro, per correre ai giusti ripari. Il castigo , in genere, è già contenuto nel risultato negativo. Se volete aggiungerne un altro, per punire una particolare negligenza, non colpite il bambino nel suo amor proprio (le punizioni umilianti raggiungono spesso risultati opposti a quelli desiderati) e non toglietegli radicalmente ogni possibilità di svago. E' meglio dire, per esempio: "da oggi potrai giocare solo dalle cinque e mezzo in avanti, così avrai più tempo per rimediare", piuttosto che dire: "dato che sei un lazzarone e un ignorante, da oggi ti proibisco di perdere tempo a giocare". Queste posizioni draconiane sono impossibili a mantenersi: suonano solo come vaghe e imprecise minacce.

Sono necessarie le ripetizioni?

Le ripetizioni dovrebbero essere evitate, finché è possibile. Ecco in che modo:
- controllate che vostro figlio svolga ogni giorno il suo lavoro, dando un'occhiata al diario all'inizio del pomeriggio e un'occhiata al lavoro svolto alla sera;
- tenete un rapporto cordiale con gli insegnanti, in modo che possano avvertirvi quando qualcosa comincia a non funzionare;
- incoraggiate il bambino a chiedere liberamente all'insegnante spiegazioni sugli argomenti che non ha ben capito;
- provate a farlo studiare assieme ad un compagno più bravo (e che gli sia simpatico), in modo che gli serva da stimolo.
Quindi le ripetizioni dovrebbero considerarsi un rimedio d'eccezione a casi d'eccezione (un recupero dopo una malattia, una necessità determinata dall'assenza di un insegnante), non un provvedimento normale che aiuti il bambino per tutto l'anno scolastico; altrimenti verrà incoraggiata la sua pigrizia ed egli non imparerà mai a fare da sé.

lunedì 23 luglio 2012

Fiori del mio giardino.

Prosegue la carellata dei miei fiori. Dopo le piante sbocciate al aprile, altre sono fiorite a maggio e giugno, ma le raccolgo in un solo post perchè non ho avuto il tempo di mostrarle prima, così sono un po' a casaccio.

Questa piccola pianta grassa è fiorita a giugno, ma il fiore è durato solo tre giorni


poi c'è l'oleandro rosa antico in tutto il suo splendore

 

adesso è così, un pochino ingiallito


l'oleandro rosso bordeaux


l'oleandro giallo, bellissimo


queste sono le uniche ortensie fiorite quest'anno su un totale di 5 cespugli


anche questa era fiorita, ma forse perchè ho tolto questi unici fiori per metterli in vaso, poi non ne ha fatti più


le rose


i miei geranei fioritissimi

 

ed infine: finalmente mi sono decisa ad utilizzare il moncone del bellissimo ulivo


che mi è morto (causa potatura sbagliata) e che non volevo assolutamente togliere, abbellendolo con un vaso pieno di fiori da così (l'unica foto che ho)


a così (la foto l'ho fatta in notturna, ma la rifaccio prossimamente)


Il mio è un giardino un po' selvaggio, me ne occupo io da sola: non ho mai potuto chiamare in aiuto un giardiniere perchè mio marito dice che sono soldi buttati, così mi arrangio cercando informazioni a destra e a manca e secondo me, nonostante ogni tanto ci sia un'invasione di varie specie di insetti che curo immediatamente o che mi muoia qualche albero o qualche pianta, e nonostante io non abbia molto tempo per seguirlo e, ultimamente, nemmeno la voglia, credo di avere un pollice verde niente male. In 15 anni ha subìto varie metamorfosi e pian piano le piante si sono ambientate bene, tanto da non aver più molto bisogno delle mie cure, a parte il glicine che devo potare ogni 2 settimane, tanto cresce velocemente!

domenica 22 luglio 2012

Sono arrabbiata!

Già questo 2012 è iniziato male per motivi familiari (io lo chiamo "Anno di M***a") che non sto a raccontare, ma che ancora non hanno una fine, e non basta che ho dovuto rifare a nuovo tutto il blog perchè hanno chiuso la piattaforma Splinder a gennaio: adesso mi si è guastato pure il computer!

lunedì 16 luglio 2012

Confettura di albicocche 2.

Stamattina ore 10,00 inizio procedimento confettura di albicocche, termine ore 11,30 circa.

Premetto che il mio metodo è un misto fra mille suggerimenti presi da mamma, web e istruzioni sui libri di cucina ed è fatto con l'uso del Fruttapec 3:1, quello, per intenderci, a cui si aggiunge poco zucchero e che si conserva per soli 6 mesi.
Mamma ha sempre sterilizzato i barattoli dopo averci messo le marmellate (ma si sono conservati sempre ottimamente), sul web scrivono l'esatto contrario, vanno sterilizzati prima. Io li ho sterilizzati sia prima che dopo.
Ora spiego il metodo veloce che ho usato oggi, perchè venerdì, essendo la prima volta, ho perso un mucchio di tempo a pensare a come risolvere i vari problemi che mi si presentavano, chiamando anche più volte mia mamma telefonicamente, cosicchè avevo passato tutto il pomeriggio in cucina.

Allora:
per prima cosa ho preso una pentola alta in cui ho inserito 3 vasetti Quattro Stagioni Bormioli Rocco 250 (li ho trovati in offerta) avvolti uno ad uno in tovaglioli di stoffa per non farli sbattere uno contro l'altro, ed i rispettivi coperchi. Li ho coperti d'acqua fredda e li ho messi a bollire sul fuoco per una ventina di minuti (in molti blog di cucina ho letto che basta farli bollire 10 minuti, ma non costa nulla aspettare qualche minuto in più, per sicurezza)


Nel frattempo ho lavato le albicocche


ho scelto le più belle, le ho snocciolate e le ho tagliate a pezzetti fino ad arrivare ad 1 kg di peso (nella foto ce ne sono solo 400 gr. nell'attesa di quelle che stava raccogliendo mio marito)


Ho tolto i barattoli ancora bollenti dalla pentola, li ho poggiati capovolti sugli stessi tovaglioli in modo da far fuoriuscire tutta l'acqua, poi, mentre iniziavo a fare la confettura, li ho rigirati per far uscire del tutto il vapore.
Ho preso la seconda bustina di Fruttapec 3:1 (nella scatola ce ne sono 2, una l'ho usata venerdì) ed ho versato il contenuto in una pentola non troppo grande assieme a 350 gr. di zucchero (ho messo prima lo zucchero delle albicocche perchè l'ho pesato direttamente con la pentola sulla bilancia ;O)


Ho aggiunto le albicocche, ho acceso la fiamma ed ho iniziato a mescolare il tutto


Ho frullato con il Minipimer ad immersione (non so se si può fare, ma siccome venerdì non riuscivo a far sciogliere i minuscoli pezzetti di albicocche che avevo pazientemente tagliato, ho deciso di frullare il tutto, così oggi ho lasciato le albicocche praticamente intere per non dover perdere troppo tempo e le ho frullate subito dopo che si è sciolto lo zucchero)


Sulla scatola scrivono che basta bollire 3 minuti, ma io ho lasciato bollire 20 minuti mescolando in continuazione (consiglio di mamma). Ho spento la fiamma, ho continuato a mescolare ancora per un minutino fino a  far sparire la schiuma e, dopo aver controllato se la consistenza era quella desiderata (si mette un cucchiaino di confettura su un piattino, si aspetta qualche secondo e poi si vede se, inclinando il piattino, la confettura rimane al suo posto), ho versato il contenuto nei tre vasetti fino all'orlo (ma ne avanza sempre un po'), li ho chiusi strettissimamente 


e li ho capovolti a testa in giù per una decina di minuti in modo da far sigillare ermeticamente i tappi. Infine li ho rimessi nella pentola avvolti negli stessi tovaglioli di prima, ho aggiunto acqua fino a ricoprirli e li ho risterilizzati facendoli bollire per un'altra ventina di minuti

 
 

Ora non resta che fare i copritappi (magari domani, che oggi fa caldo), metterci l'etichetta con la data del confezionamento (durano 6 mesi),  farne dei pacchetti e regalarli ai miei cari.

sabato 14 luglio 2012

Confettura di albicocche.

Come promesso, oggi mostro le foto della mia primissima confettura di albicocche, di cui farò il tutorial nei prossimi giorni. Mi sono decisa a farla perchè mi sono detta: "Sono o non sono l'uomo di casa? Una come me, che sa fare tutto perchè vuole provare a fare tutto, non può assolutamente NON fare anche la confettura! Sarebbe un affronto al mio ego!" Perfino la mia mamma, quando eravamo piccoli, la faceva tutte le estati: forse proprio per questo odio cucinare, perchè ho l'incubo di mia mamma che stava ore ed ore nei vapori delle pentole ribollenti di more che mescolava senza interruzione! Perchè mai passare tanto tempo a cucinare, quando poi si mangia in due minuti? Parlo ovviamente per me, che siccome considero il mangiare una perdita di tempo, ingerisco bocconi interi di cibo per far prima (ma, nonostante ciò, mi viene sempre tutto buonissimo!).
Comunque posso dire che, anche se è la prima volta, la confettura è venuta perfetta e buonissima. Ormai che so come si fa, la prossima volta ci metterò meno tempo!

 

Ho fatto anche i copritappi di tutti e tre i vasetti, ma le foto le ho fatte dopo che mia figlia se ne è presa uno!

 

Ps: mi sono documentata

Marmellata= è fatta esclusivamente con gli agrumi: arancia, pompelmo, mandarino, limone...
Confettura=  è fatta con tutti gli altri tipi di frutta

venerdì 13 luglio 2012

Evviva!

Ho appena finito di fare la confettura di albicocche!!!
Ma a domani con le spiegazioni.

mercoledì 11 luglio 2012

Albicocche!

Ormai mi sento un'albicocca vagante, tante ne sto mangiando da due settimane! Anzi, non sto mangiando altro!
E guardate quante ce ne sono ancora da raccogliere!!!
 
 

Non finiscono mai!

Ps: non ditemi che dovrei farne marmellata: a parte che in famiglia non la mangerebbe nessuno, ma con questo caldo sarebbe da suicidio!

lunedì 2 luglio 2012

Aggiornamento...

... al post precedente.
Ancora non del tutto definitivo, perchè vorrei aggiungere qualche lavoretto a punto croce, ma per il resto mi piace assai!


La scritta "My sweet home" è fatta con lettere di legno dipinte ed incollate su una mini tela da pittore.

domenica 1 luglio 2012

Consigli legali.

Come premesso qui, ed a gentile e pressante richiesta di molte nostalgiche come me, ho deciso di iniziare a condividere qualche pagina dell'Enciclopedia della Donna, articoli che, secondo me, posso riportare perchè non necessitano di immagini o sono "sempreverdi". I titoli che metterò in alto saranno quelli riguardanti la categoria in cui erano riportati i vari articoli, come ad esempio Il bacio, scritto sotto Consigli legali (ma nell'Enciclopedia della Fanciulla era come insegnamento a comportarsi bene) e come etichetta metterò 1962, l'anno di pubblicazione dell'enciclopedia. Come primo articolo ho scelto Il bacio perchè è il primo del primo volume: ho intenzione di seguire la cronologia. Inoltre spiega il perchè io  non riesca a sopportare certe effusioni fatte in pubblico dai giovani d'oggi, che, senza rispetto per gli altri e men che meno per se stessi, fanno l'amore persino in pubblico (sesso sfrenato in strada)!!!

IL BACIO

Gli innamorati, nonostante il parere degli interessati e quello di qualche autore di canzoni in voga, non vivono su una candida nuvoletta tutta appartata, al riparo dagli sguardi indiscreti, ma si trovano sempre sulla solida, vecchia Terra, in stretto contatto con gli altri.
Dal contrasto tra l'illusione degli innamorati, che credono di essere soli, e la... realtà degli altri, involontari testimoni dei "giurami che mi vuoi bene", nasce una serie di grattacapi per gli austeri tutori della Legge.
Quando è lecito il bacio dato in pubblico? E quando il bacio deve essere considerato come dato in pubblico?
La Magistratura, chiamata a rispondere a questi ed altri interrogativi del genere, non sempre è stata concorde, ma, in linea di massima, i rigori della Legge si sono concentrati su di un particolare tipo di bacio scambiato in pubblico. E' innegabile, difatti, che il bacio può essere la manifestazione, per nulla riprovevole, di affetto, di amicizia o di reverenza. Se invece diventa espressione di passionalità, il bacio, ovviamente, non è più lecito. S'intende che bisogna valutare anche le circostanze concrete nelle quali avviene il fatto: in certi casi si può escludere quel carattere di passionalità che si è detto. Così, si pensi ad un bacio scambiato alla stazione tra chi parte e chi resta: si tratta di una affettuosa forma di saluto, che del resto non si può prolungare molto, soprattutto se... non si vuol perdere il treno.
E' molto più arduo invece stabilire quando si debba ritenere che il bacio passionale (cioè quello che... dispiace alla Legge) è scambiato in pubblico. Il codice Penale parla di luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico; è ovvio perciò che certe effusioni sono proibite per la strada, in tram, nei giardini pubblici e naturalmente nei cinema e nei teatri. Ma attenzione: anche la propria casa diventa luogo esposto al pubblico, se... si lasciano le finestre aperte.
E il bacio scambiato in un'automobile privata, chiusa e in sosta? Non v'è dubbio che l'auto si deve considerare luogo privato, ma esposto al pubblico.
Talvolta la Magistratura ha deciso che non esiste reato se, per le circostanze di tempo e di luogo, non esiste la possibilità concreta di vedere dall'esterno ciò che accade nell'interno dell'auto: ad esempio, un'auto chiusa, in sosta di sera in luogo appartato e con i vetri appannati per le cattive condizioni del tempo.
Altre volte, invece, nonostante la presenza di tali circostanze, e quindi in palese contrasto con quanto detto prima, è arrivata una sonora condanna.
Come si vede, quindi, la condanna o l'assoluzione dipendono molto spesso dall'interpretazione che il giudice dà a ciò che dice la Legge.
In conclusione: per non correre brutti rischi niente baci nell'auto in sosta; e tanto meno nell'auto lanciata a cento chilometri all'ora.

Art. 527 Codice Penale.




Ecco, questo articolo è stato scritto in base a ciò che diceva la Legge, ma a me è stato insegnato come galateo, come rispetto verso gli altri e come pudore verso se stessi. Oggidì, purtroppo, è tutto lecito, i giovani dicono "Siamo nel 2012!" senza rendersi conto che, così facendo, stanno ritornando al medioevo, dove tutto era lecito e sporco!