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giovedì 28 luglio 2016

Indietro nel tempo 3.

Ok, ok, gli ultimi tre fotoromanzi me li sono fatti fuori tutti insieme! Uno più bello dell'altro. Adesso non vedo l'ora di tornare al mercatino per cercarne ancora qualcuno.

 
 
 
 


 
  

 

martedì 19 luglio 2016

Indietro nel tempo 2.

Letto anche il secondo, bellissimo fotoromanzo


domenica 17 luglio 2016

Indietro nel tempo.

Ci vado spesso, ultimamente, ravanando nei ricordi il più possibile, perchè anche se non sono stati degli anni bellissimi, sono stati comunque migliori di questi in cui viviamo adesso. Come si dice "si stava meglio quando si stava peggio".
Oggi sono stata al mercatino di Gradisca e finalmente la persona a cui glieli avevo chiesti è riuscita a procurarmi dei vecchi fotoromanzi. Il più vecchio è datato 1975 ed è in bianco e nero! Ormai sono introvabili. Gli altri 4 sono del 1976 e 1977 e sono a colori. Per il momento mi sono letta avidamente il primo, gli altri me li voglio gustare piano piano. All'epoca di questi ero troppo piccola (12/14 anni) e nell'adolescenza mia mamma mi proibiva di leggerli perchè erano "sconvenienti" e mi sarei montata la testa con cose immorali! Però li leggevo di nascosto, da mia cugina che li acquistava regolarmente. Ora che sono "vecchia" posso finalmente ritornare indietro con la mente, a quelle belle facce pulite quali erano gli attori all'epoca, a quelle storie così ingenue e caste. Chissà perchè non li fanno più, i fotoromanzi? Forse perchè mettevano in testa cose assolutamente inverosimili, fantasiose, assurde, ecc... qual'è l'amore eterno! Vabbè!


 

domenica 13 ottobre 2013

Quaderno dei ricordi.

In quegli anni era di moda, fra le adolescenti (ma forse lo è ancora, non lo so), attaccare sul diario scolastico di tutto, dagli adesivi ai ritagli di giornali, dalle foto personali ai propri pensieri, dai testi delle canzoni agli aforismi, ecc...
Io sono particolarmente legata ai miei ricordi, tanto che rinfaccio ancora adesso a mia mamma di aver gettato via delle cose a cui tenevo, senza il mio permesso! Ed è forse per questo che mi piace tanto andare per i mercatini dell'usato: per cercare di ritrovare le sensazioni perdute, magari nelle vecchie riviste.
Ogni tanto mi piace rileggermi questo quaderno acquistato appositamente a quindici anni (non ho mai scarabocchiato sui diari scolastici per rispetto verso la scuola) su cui ho attaccato i testi delle canzoni che più mi facevano sognare ed innamorare, accompagnati da ritagli di giornale colorati ed allegri, e dove ci ho messo pure i miei pensieri e qualche foto di me a 16/17 anni. Nella foto, in basso a destra, ci sono io col maglione rosso e la testa a capuzzo, fotografata a tradimento da quello che poi sarà diventato il mio fidanzato/marito e che allora era in pieno corteggiamento. A quell'epoca, nel 1979, già lavoravo come segretaria in un magazzino all'ingrosso di carta e cancelleria. Anni meravigliosi di cui non dimenticherò mai nemmeno un minuto di quei momenti passati a lavorare fra quaderni e matite colorate, album per le fotografie e carta crepe, gomme da cancellare e carta velina coloratissima, ecc... il tutto accompagnato da quell'odore di nuovo che solo in una cartoleria puoi sentire. E soprattutto attorniata da colleghi maschi!!! Unica femminuccia fra tanti maschietti, quindi ero la mascotte del magazzino! Sì, perchè nell'ufficio le donne erano quattro: la titolare, la cognata e due colleghe, tutte anzianotte.
In magazzino, invece, c'era Giuliano. Anche lui anzianotto, rispetto ai miei sedici anni. Che, se ci penso adesso, non ne aveva più di 25 ma ne dimostrava 40! Bene, lui era fisso, poi c'era un susseguirsi di altri ragazzi come secondo magazziniere, che non ci restavano molto a lungo: alcuni trovavano posti migliori, altri non avevano voglia di faticare.
Poi c'erano due ragazzi che facevano i rappresentanti ed erano sempre in giro e i tanti fattorini dei fornitori che erano molto simpatici e con la quale ci si scambiavano battute mentre si scaricavano i camion (cosa che facevo anch'io  molto volentieri perchè non mi piaceva star lì a guardare!).
Ma ho divagato, questa è la foto di alcune pagine del mio quaderno/diario


I giornali da cui ritagliavo non esistono più, a parte Sorrisi e Canzoni da cui prelevavo appunto i testi delle canzoni. Ma c'era una bellissima rivista di nome Lei (che non esiste più, purtroppo) ed una ancora più bella: Dolly


Un ricordo negativo che ho è che avevo anche un bellissimo diario segreto su cui scrivevo tutte le mie emozioni ed i miei innamoramenti che purtroppo, per amore di mio marito che allora era mio fidanzato e che lo lesse di nascosto, lo bruciai su sua richiesta. Ancora adesso mi mangerei le mani!

martedì 7 maggio 2013

Mark il poliziotto...

... con Franco Gasparri, ecco cosa sto guardando su IRIS in questo momento, ore 17.30! Domani e dopodomani gli altri due film della trilogia! Ed io che non sapevo che, oltre ai fotoromanzi, avesse fatto pure del cinema! Oddio, ma quanto era bello! E che bello rivedere l'Italia dell'epoca, e come erano vestiti, e le automobili. e quelle verdi della Polizia!!! 1975-1976.
In realtà è un periodo che sto guardando tutti i film che trasmettono su quegli anni, perchè essendo ancora una ragazzina, non mi era permesso di vederli, mentre uscivano. Sto anche rispolverando Kojak su TV2000 e Quincy su Giallo, bellissimi, che guardavo con papà. Quincy è particolarmente bello ed interessante: ci fa vedere come quella volta fossimo più avanti con la ricerca rispetto ad adesso! Stiamo tornando indietro su tante cose, come una pallina che rimbalza.

sabato 2 marzo 2013

Noi che...

La mia famiglia non dico che era povera, ma eravamo in cinque: papà, mamma, io, mia sorella ed il mio fratellino. Lavorava solo papà, quindi c'erano delle ristrettezze sulle cose futili. Gli abiti ci venivano passati dai cugini/e più grandi, i giocattoli nuovi si avevano solo a S. Nicolò o per il compleanno, qualche capo di abbigliamento nuovo ce lo portava Gesù Bambino e per i dolci attendevamo la Befana con la bava alla bocca. Eravamo abituati a mangiare sano, solo cose genuine cucinate da mamma, quindi niente caramelle, dolci e quant'altro. Magari qualche dolce lo si riceveva da chi veniva a trovarci, ed era sempre una festa, per noi.
Insomma, tutto questo per dire che, essendoci due femminucce in famiglia, io e mia sorella, non si potevano acquistare due Barbie, troppo costose. Quell'estate dovevamo andare in colonia per un mese e mia mamma, per farci indorare la pillola, ci promise la Barbie, bambola ambita da tutte le bambine dell'epoca, ma specialmente da me e da mia sorella! Avevo una cugina figlia unica e viziatissima che ne aveva tante, ed aveva anche gli accessori, la casa con l'ascensore, tanti vestitini...
Io e mia sorella no.
Ebbene, quella mattina tutte belle e pronte con la nostra divisa, la sacca, il berretto e mia mamma che tira fuori due bei pacchetti e cosa c'era dentro???
QUESTA!!!


Nessuno può immaginare la mia delusione (e forse anche quella di mia sorella), un'orrenda bambola con le gambe infinite, piena di capelli di un colore che tutt'ora odio in una donna (non posso proprio vedere quelle che si tingono di rosso). Non ricordo la mia reazione davanti a mamma, ricordo solo di aver pianto di nascosto, in colonia, ma la tenevo accanto a me nel letto di notte, perchè mamma mi aveva detto di far finta che sia lei...
Eppure, a distanza di 40 anni (quaranta???) dopo aver trovato questa foto in internet, mi viene una grande nostalgia e vorrei riaverla!

PS: la mia prima Barbie l'ho avuta qualche anno dopo, di seconda mano, proprietà di una mia zia che la usava come modellino per fare dei vestitini alle bambine che conosceva, era rotta e con i capelli tagliati alla maschietto, ma per me è stato come se mi avessero regalato la cosa più bella del mondo!!!

sabato 26 gennaio 2013

Noi che...

Mi sono accorta che ultimamente navigo sempre più spesso in siti anni '70 e '80 per rinfrescare i miei ricordi e che il canale su cui la tele è sintonizzata quasi tutto il giorno è Radio Capital: sarà che mi sto avvicinando ai 50 (anche se, per nessuna ragione al mondo, tornerei indietro: voglio specificarlo a forza)!
O, più facilmente, il fatto che stiamo vivendo un periodo talmente brutto per la nostra società, in tutti i sensi, che mi dispiace tanto per i giovani d'oggi. 
Ho sempre pensato a quanto sono fortunata ad essere venuta al mondo nel periodo più bello della storia: non ho conosciuto la guerra da vicino e sono ancora giovane. Ho vissuto tutti i passaggi più belli del novecento, secolo di innovazioni, di novità. Oggi è tutto trito e ritrito, si cerca di migliorare ciò che già esiste mentre invece lo si peggiora. Non c'è più nulla da inventare. Insomma, si stava meglio quando si stava peggio! Ho vissuto l'epoca in cui i cantanti più famosi erano ancora giovani, sono cresciuta ed invecchiata con loro. Ho vissuto quando alcuni di loro c'erano ancora!
Quando ho visto Kabir Bedi in Sandokan la prima volta, me ne sono innamorata, io 13 lui 30 ma la cosa sarebbe stata possibile. Oggi se una ragazzina vede per la prima volta Sandokan e si innamora di Kabir Bedi, purtroppo potrebbe essere suo bisnonno! Non può sognare, poverina. Ed oggi non ci sono altri che potrebbero essere paragonati a lui, che hanno il suo fascino. O forse sì, ma i film di oggi non fanno emozionare ed innamorare come quelli di una volta che erano pieni di buoni sentimenti, questo è sicuro.
Mi sono addirittura innamorata di Nosferatu, il principe della notte, non dell'attore, ma proprio del vampiro, tanto era emozionante il film! Mai più rivisto. Ecco, con tante repliche che ci sono, potrebbero rimettere Nosferatu.
Stesso discorso vale per la musica. Le emozioni che ti dava una canzone appena uscita, cantata da un cantante ancora giovane e fico. Per noi adulti riascoltarle ci fa sempre ricordare qualcosa di bello. Chissà cosa pensano i ragazzi di oggi, invece, ascoltandole magari per la prima volta. Si chiederanno: "ma chi la canta?" e chissà la delusione di sapere che un pezzo così bello ha magari già qualche decina d'anni e che il cantante è vecchio o è già morto! Ecco, il bello della cosa era sapere che il personaggio che ti faceva tanto emozionare ed innamorare era un possibile Principe Azzurro nell'immaginario femminile. Io mi tengo sempre aggiornata sulle canzoni ma vedo che non ci sono paragoni con quelle vecchie, le più belle sono già state scritte e quelle di oggi o sono dei similplagi, o comunque si dimenticano subito perchè contorte (a parte due o tre di San Remo di quest'anno, bellissime ed orecchiabilissime).
Una cosa che mi sta venendo alla mente: ma dove vanno oggi i ragazzi a ballare? Non ci sono più discoteche, almeno dalle mie parti.
Io ne ho frequentate assiduamente, le domeniche pomeriggio, solo per un anno, il 1981, uno dei pochi più belli ed indimenticabili anni della mia vita.
Ora elencherò i nomi delle discoteche che esistevano a Trieste ed in provincia, tra parentesi i nomi che hanno cambiato successivamente fino alla chiusura:

Dancing Paradiso a Trieste (mai stata, ancora esistente)
Grease (Simon's, Capannina, Vanilla, Tanahora, Babylon) a Trieste
Mandracchio sulle Rive a Trieste (mai stata, ancora esistente)
Big Ben a Barcola
Hippopotamus a Roiano
Cream Caramella Studio a Muggia
La Bora a Opicina
Blue Moon a Prosecco
Nephentes a Duino
Valentinis (Hippodrome) a Monfalcone (la più bella, con 4 sale: piano bar, discomusic, moderna e liscio. Musica per tutti i gusti!)
Tiffany a Pieris

Insomma, ce n'erano da scegliere!
Ricordo che la prima volta che ci sono stata io è stato a 15 anni, con mia cugina, alla Bora, dove c'era il sosia di John Travolta subito dopo l'uscita del film "La febbre del sabato sera". Era un tipo molto alto con la fossetta sul mento, circondato da ragazze. Che emozione!
E le code che si facevano per entrare al cinema la domenica pomeriggio? Ne vogliamo parlare? Una volta c'erano un sacco di sale e quando usciva qualche film di successo, che file in strada per fare il biglietto! Ricordo che per alcuni film bisognava aspettare la programmazione successiva o rimandare al giorno dopo per poterlo vedere, tanta era la gente. Ma all'epoca si poteva rimanere in sala con lo stesso biglietto anche tutto il giorno, nessuno ti diceva niente. Quindi chi voleva rivedere il film rimaneva seduto tranquillamente, non come adesso che i biglietti sono per quel posto e per quell'ora.

Ok, ho divagato, e di parecchio! Volevo solo mostrare alcune foto prese dal web di oggetti che ho usato anch'io all'epoca.
Per esempio ho trovato il mio primo vero profumo, regalatomi da mamma quando fece l'ordine alla Avon: Zany (buonissimo e mai più rivisto)


Poi i libretti delle ricerche da cui, oltre alle informazioni, si ritagliavano anche le immagini per poter fare una ricerca esemplare: ce n'erano per tutte le materie


Alcuni tipi di quaderni: quello usato in prima e seconda elementare


quello per la brutta, nero


quelli dalla terza elementare in poi (il secondo aveva il riguadro plasticato per farne la collezione)

 


le figurine di gomma che si trovavano nei formaggini


Ed ho trovato pure il libro e l'album di figurine di Sandokan che mi sono stati regalati quando è uscito il film nel 1976! Il libro ce l'ho ancora, l'album non so dove sia finito, ma l'ho cercato tanto. Mi mancavano 3 figurine per completarlo. Forse mamma me l'ha buttato via, come tutto il resto.


E' per questo che non butto mai via niente! Mi lego troppo alle cose per lo choc di mia mamma che mi buttava via tutti i miei ricordi o che li regalava!!! In un prossimo post farò le foto alle cose vecchie che sono riuscita a tenermi.

Lucio Battisti: Ancora Tu