^

sabato 27 ottobre 2018

domenica 7 ottobre 2018

Ghirlanda autunnale.

Quest'anno niente ortensie, purtroppo. Quindi la ghirlanda per la porta l'ho fatta tutta finta (a parte le pigne a rosetta)


ed ho decorato anche la scarpiera

mercoledì 3 ottobre 2018

Rientro alla normalità...

... se così si può dire! Nonostante, come ho scritto nell'ultimo post, le cose (si presumeva) stessero leggermente migliorando, mamma è morta improvvisamente il 28 agosto. Non è facile per nessuno di noi farsene una ragione, poichè fino al momento del ricovero era una persona talmente vitale ed autonoma che eravamo tutti convinti che sarebbe vissuta almeno altri dieci anni! E' inutile che io scriva qui le nostre emozioni verso tutto ciò che ha avvolto la mamma dopo il ricovero e la nostra convinzione che se fosse rimasta a casa sarebbe vissuta bene o male almeno un paio d'anni in più (secondo la diagnosi iniziale). Non voglio denunciare nessuno, forse è stato il destino, ma siamo tutti ancora molto arrabbiati. Ciò che conta adesso è che non riesco più a fare nulla di creativo che non mi faccia pensare a quanto sia inutile la cosa. Perdere tempo così banalmente, quando il tempo è prezioso e passa in un soffio. Si può e si deve dedicarlo a cose più importanti, alla famiglia soprattutto. Alle volte ho il desiderio fortissimo di ricamare, ma solo il pensiero di dover scegliere cosa, il tipo di stoffa e preparare le matassine, mi fa perdere l'entusiasmo e mi dico: ma per chi, per che cosa? Preferisco giocare con la mia nipotina per quel poco che la vedo o stare in giardino con Bianca e dedicarmi alle mie piante, oppure fare una passeggiata o cucinare per mio marito. Anche alla casa dedico poco tempo, quel tanto che serve per tenerla pulita ed in ordine. Da mamma ho avuto in dono uno scatolone pieno zeppo di lettere d'amore che si scriveva con papà dal 1956 (quando si sono conosciuti) al 1975, quando papà è sbarcato. Faceva il cuoco sulle navi da crociera, come già scrissi in un post anni fa. Ecco, negli ultimi giorni passo il tempo a leggerle e ad archiviarle in raccoglitori a seconda della data, così che se i miei fratelli e tutti i discendenti avessero un giorno voglia di leggerle, sarebbe più semplice per tutti. Tra quei fogli ingialliti mi si sta aprendo tutto un mondo, come fosse successo ieri, e scopro un papà ed una mamma nuovi, che mi erano sconosciuti, e capisco tante cose che, se avessi avuto la facoltà di poter leggere prima, quando mamma era in vita, avrei potuto parlarne con lei e chiedere chiarimenti. Così le domande rimarranno in sospeso per sempre. E mi dispiace molto. Ma molte altre cose invece le ho apprese leggendo quelle da quando mia mamma era incinta di me in poi. Ed alcuni episodi di quand'ero piccola mi sono pure tornati in mente e mi hanno resa immensamente felice!

Forse questo è solo un periodo di assestamento per assimilare il lutto, una fase che passano tutti, ma il fatto che io abbia avuto una mamma per tutta la mia vita mi rende difficile accettare che non ci sia più e scarico la colpa sui miei fratelli che si sono lasciati convincere dai medici, ma poi mi sento in colpa  per non essermi imposta con forza su di loro e mi dico che è colpa mia! O forse era talmente ammalata che le cose sono precipitate (ma non riesco a crederci per niente).
La chiamavo tutte le sere con la scusa di sapere come stava, ma in realtà volevo sfogarmi dei miei alti e bassi perchè sapeva sempre dirmi una parola di conforto che mi faceva stare bene (litigavamo anche, perchè mi trattava sempre come una bambina, la sua, e voleva decidere per me). Adesso mi ritrovo da sola, a tenermi tutto dentro, ed in alcuni momenti mi metto a piangere perchè mi manca tanto!!!
Scusate lo sfogo.