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martedì 15 settembre 2015

Mezzanotte meno dieci.

"Quella famosa notte andò come va per i quadri: stanno su per anni, e poi senza che accada nulla, ma nulla dico, FRAN, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, però loro a un certo punto FRAN, cadono lo stesso. Nel più assoluto silenzio con tutto immobile intorno, non una mosca che vola e loro FRAN! Non c’è una ragione, perché proprio in quell’istante? Non si sa. FRAN! Cos’è che succede ad un chiodo per farlo decidere che proprio non ne può più? C’ha un'anima anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, il chiodo? Erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere da anni, poi hanno deciso un data, un ora, un minuto, un istante preciso? O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato! “Guarda, io mollo tutto fra 7 anni”. “Per me va bene”. “Allora intesi, per il 13 maggio”. “Ok”. “A mezzogiorno”. “Facciamo a mezzogiorno e tre quarti”. “D’accordo, allora buonanotte”. Sette anni dopo, il 13 maggio, a mezzogiorno e tre quarti… FRAN! È impossibile da capire, è una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, sennò esci matto. Quando cade un quadro." Tratto da "La leggenda del pianista sull'Oceano".

Dopo 18 anni, mentre sto guardando un thriller, da sola, nel silenzio più assoluto FRAN, anzi no, più che FRAN è stato un gran casino che ha svegliato anche mio marito e che mi ha fermato il cuore per qualche lunghissimo istante! Poi il cuore ha ripreso a battere velocissimo! Il quadro con l'angelo è caduto giù, ha sbattuto contro le cose appese al muro, contro l'étagère in ferro all'angolo, sul bracciolo il legno della poltrona e si è fermato lì, risparmiando il vetro. Meno male! Ho subito pensato che sia morto qualcuno a me caro e che sia venuto ad avvisarmi! Infatti stamattina ho fatto una serie di telefonate ai parenti più stretti per tranquilizzarmi. Anche perchè non capisco com'è potuto accadere: di solito inserisco i chiodi in modo obliquo, così non possono uscire dal muro. Mah, mistero.
 

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